mercoledì 5 agosto 2009

La COERENZA di PAOLA PEREGO (da Vanity Fair)


Io chiamo (ironicamente ma molto affettuosamente) il settimanale Vanity Fair "la mia Bibbia" .

Questa settimana c'è un'intervista fatta da Andrea Scarpa a Paola Perego.

La Perego condurrà da settembre il nuovo reality ambientato in India ( "La Tribù") e nell'intervista ribatte con forza a tutte le accuse di fare coi suoi programmi "tv spazzatura".

D: "Cos'è la tv spazzatura secondo lei?"
R: " I reality sicuramente non lo sono. Lo è la violenza gratuita dei tg. E chi sfrutta il dolore"

[...]
D:Se uno dei suoi figli un giorno volesse andare a fare un reality?"
R: "Dovrebbe passare sul mio cadavere. Voglio che studino e basta."

D: " Ma come? Siete sempre lì a dire che è un gioco, non farebbe giocare i suoi figli?"
R: "No. In questi programmi si basa tutto sull'immagine, e io li ho cresciuti con altri principi."

[...]
D: "Lei non farebbe mai la concorrente di un reality?"
R: "Mai. Detesto l'esposizione del dolore e delle difficoltà."

..... Sciura Peregoooo .....


Bonus track:

D: "Il filosofo austriaco Karl Popper proponeva una patente obbligatoria per lavorare in tv: è d'accordo?"
R: "Non so chi sia Popper, ma il diritto di lavorare in tv me la sono guadagnata sul campo: la patente ce l'ho. A ogni prova estrema mi sono sempre raccomandata di non provarci a casa, e se abbiamo fatto mangiare schifezze ho sempre detto che era un gioco."

Heee sì, hai proprio capito tutto!

2 commenti:

  1. ehehe magnifica! devo iniziare a leggere anche io la Bibbia... :-) Renderebbe le mie giornate meno noiose...

    SciurLu

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  2. Posso dire che vale la stessa cosa per facebook? strumenti belli e potentissimi ma usati male....
    però giusto per essere blasfema, la tv potrebbe essere il nuovo oppio dei popoli... o no?
    Bee

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