(Giusto per cogliere l' "assist" offerto dalla sognora Perego e per responsabilità "bloggistica")
Un’altra posizione tradizionalmente condivisa dagli apocalittici è quella sostenuta da Karl Popper e Jhon Condry in “Cattiva maestra televisione”[1]: Condry definisce la televisione ladra di tempo poiché, passando i bambini troppo tempo davanti alla televisione, quest’ultima li «deruba di ore preziose, essenziali per imparare qualcosa sul mondo e sul posto che ciascuno vi occupa»[2].
La critica di Condry però si estende anche al lato contenutistico accusandola di essere bugiarda e di distorcere , quando non addirittura di falsificare, valori e fatti, ai quali i bambini si accostano invece come a reali informazioni sul mondo.
“Ladra di tempo e serva infedele” dunque per Condry , senza possibilità di rimedio : Popper , concorde con lui nella valutazione del mezzo televisivo, propone invece come possibile rimedio l’istituzione di un organismo di controllo e formazione degli operatori del settore, analogamente a quanto avviene nell’ambito medico.
Dunque una “patente” per fare televisione subordinata al rispetto dell’audience e alla potenzialità e alla responsabilità educativa del mezzo stesso[3].
[1] Cfr. K.Popper,J.Condry , Cattiva maestra televisione , Reset, Milano, 1994.[2] Cfr. J.Condry , Ladra di tempo e serva infedele , in K.Popper, J.Condry, Cattiva maestra televisione , op. cit., p.47[3] Cfr.K.Popper , Una patente per fare la tv , in K. Popper, J.Condry, Cattiva maestra televisione, op.cit.,pp. 20-25.
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