lunedì 29 marzo 2010
giovedì 25 marzo 2010
BO-ING MON AMOUR!
Voi dovreste vedermi: sono al mio penultimo giorno di inscatolamento pre-trasloco e l'ansia di non riuscire a far tutto, la fatica fisica di comporre dei giganteschi scatoloni (che poi non sono in grado di spostare di un centimetro) e la voglia di essere già nella casa nuova sul mio bel divano rosso sorseggiando una tisana, mi fanno sembrare un bel mix fra Cenerentola (in versione pre -Fata Madrina s'intende...) e Maga Magò.
Non che in questi giorni io debba preoccuparmi granchè del mio aspetto fisico, però questo stato di "disfacimento" e stanchezza stampati in faccia, mi hanno fatto apprezzare in modo particolare le magiche doti del correttore "industriale" (lo definiscono loro in questo modo) della Benefit.
Io ho acquistato il numero 2 (tre sono i colori disponibili) e sulla mia pelle riesce ad adattarsi perfettamente ad ogni stagione.
La vera magia di questo correttore infatti è proprio questa: nonostante sia paragonabile ad una "scolorina" (o "bianchetto" che dir si voglia) per la sua capacità di coprire le imperfezioni (e io fra capillari e discromie non mi faccio mancar nulla, ve lo assicuro!), non fa assolutamente l'effetto mascherone, "scompare" letteralmente, risultando meno visibile dello stesso fondotinta.
Non chiedetemi come possa funzionare, MA funziona!
Non che in questi giorni io debba preoccuparmi granchè del mio aspetto fisico, però questo stato di "disfacimento" e stanchezza stampati in faccia, mi hanno fatto apprezzare in modo particolare le magiche doti del correttore "industriale" (lo definiscono loro in questo modo) della Benefit.
Io ho acquistato il numero 2 (tre sono i colori disponibili) e sulla mia pelle riesce ad adattarsi perfettamente ad ogni stagione.
La vera magia di questo correttore infatti è proprio questa: nonostante sia paragonabile ad una "scolorina" (o "bianchetto" che dir si voglia) per la sua capacità di coprire le imperfezioni (e io fra capillari e discromie non mi faccio mancar nulla, ve lo assicuro!), non fa assolutamente l'effetto mascherone, "scompare" letteralmente, risultando meno visibile dello stesso fondotinta.
Non chiedetemi come possa funzionare, MA funziona!
venerdì 19 marzo 2010
SAGGEZZA CUBANA
Oggi è stata una giornata massacrante.
Uscita dal lavoro sono entrata da Fnac per rilassarmi un po' e ho visto su una borsa questa scritta:
Uscita dal lavoro sono entrata da Fnac per rilassarmi un po' e ho visto su una borsa questa scritta:
"El hombre que trabaja pierde tiempo precioso"
Nella foto: Cayo Largo
giovedì 18 marzo 2010
TANTI AUGURI... (2)
...a ME!!!
Post "auto-celebrativo", oggi compio trenta-qualcosa anni (ma mi sento più venti-qualcosa, diciamolo...).
Quest'anno mi regalo un po' di fiori (solo virtuali, perchè i fiori recisi nella realtà mi fanno un pochino tristezza). Di solito vado sicura sul girasole, ma in questo periodo ho scoperto un amore per i tulipani, multicolore! COLORI COLORI COLORI è l'augurio per me stessa....
Post "auto-celebrativo", oggi compio trenta-qualcosa anni (ma mi sento più venti-qualcosa, diciamolo...).
Quest'anno mi regalo un po' di fiori (solo virtuali, perchè i fiori recisi nella realtà mi fanno un pochino tristezza). Di solito vado sicura sul girasole, ma in questo periodo ho scoperto un amore per i tulipani, multicolore! COLORI COLORI COLORI è l'augurio per me stessa....
venerdì 12 marzo 2010
mercoledì 10 marzo 2010
NELLA TESTA DEGLI UOMINI
Oggi nevica da morire.
Sono uscita per fare delle commissioni, sono mezza fradicia,cappottone, berretto calato fino agli occhi, cappuccio, jeans, stivaloni da neve e la voglia di letargo stampata in faccia.
Devo fare la spesa, controvoglia entro al Pam, prendo le mie cose e mi metto in fila alla cassa senza guardare nessuno.
Dietro di me ci sono due uomini stranieri, slavi forse, che comprano due cartoni di vino.
Uno dei due si ferma, mi toglie il sacchetto dalle mani, sorridendo e mi fa capire che vuole aiutarmi a mettere via la spesa.
Sorrido cortesemente, ringrazio ed esco, avviandomi verso casa.
Dopo pochi passi sento che l'uomo di prima mi corre dietro e mi chiede se voglio che mi aiuti a portare i due sacchetti.
Sorrido (meno) di nuovo , ma "no, sono quasi arrivata, grazie" e faccio per andarmene.
Mi trattiene per un braccio, "no...aspetta...parla un momento con me...".
Il suo italiano è difficile da capire, mi sembra che voglia chiedermi dei soldi, cerco di ascoltarlo e intanto penso se ho monete in tasca, perchè non posso (ho due sacchetti della spesa e l'ombrello) e non voglio mettermi a cercare nella borsa.
Lui continua a sorridermi,tenedomi per un braccio e mi fa delle facce strane, mi fa l'occhiolino, dei segni con la bocca, "...tu sei molto bella sai...".
Senza più sorridere, ad alta voce gli chiedo "cosa vuoi da me?"
Lui ride... "cosa voglio?....dai....sei carina....abiti qua vicino...".
Provo ad andare via ma mi trattiene, gli dico con voce ancora più alta di lasciarmi andare, mi tira di nuovo vicino e mi ripete nell'orecchio che sono tanto carina...
Mi divincolo e lui se ne va ridendo. Corro via.
Sono praticamente sotto casa ma tiro dritto, giro un quarto d'ora per le vie, guardandomi alle spalle e poi finalmente rientro in casa.
A quale punto della storia avrei dovuto smettere di essere gentile? Cosa esattamente ha fatto pensare a questo stronzo di potersi permettere di avvicinarsi e dirmi quelle cose?
E' successo in pieno giorno, in una strada trafficata, vicino ai negozi aperti e non mi sono sentita davvero in pericolo.
Lui nemmeno però. E non era ubriaco.
Se fosse stata sera? Se lo avessi incontrato rientrando dal lavoro?
A quale punto della storia si fa la differenza?
Perchè quando cammino per strada, anche alle tre del pomeriggio,anche nel centro di Verona, nella mia testa DEVE esserci anche il pensiero di dover stare attenta perchè potrei incontrare ancora uno così?
Sono uscita per fare delle commissioni, sono mezza fradicia,cappottone, berretto calato fino agli occhi, cappuccio, jeans, stivaloni da neve e la voglia di letargo stampata in faccia.
Devo fare la spesa, controvoglia entro al Pam, prendo le mie cose e mi metto in fila alla cassa senza guardare nessuno.
Dietro di me ci sono due uomini stranieri, slavi forse, che comprano due cartoni di vino.
Uno dei due si ferma, mi toglie il sacchetto dalle mani, sorridendo e mi fa capire che vuole aiutarmi a mettere via la spesa.
Sorrido cortesemente, ringrazio ed esco, avviandomi verso casa.
Dopo pochi passi sento che l'uomo di prima mi corre dietro e mi chiede se voglio che mi aiuti a portare i due sacchetti.
Sorrido (meno) di nuovo , ma "no, sono quasi arrivata, grazie" e faccio per andarmene.
Mi trattiene per un braccio, "no...aspetta...parla un momento con me...".
Il suo italiano è difficile da capire, mi sembra che voglia chiedermi dei soldi, cerco di ascoltarlo e intanto penso se ho monete in tasca, perchè non posso (ho due sacchetti della spesa e l'ombrello) e non voglio mettermi a cercare nella borsa.
Lui continua a sorridermi,tenedomi per un braccio e mi fa delle facce strane, mi fa l'occhiolino, dei segni con la bocca, "...tu sei molto bella sai...".
Senza più sorridere, ad alta voce gli chiedo "cosa vuoi da me?"
Lui ride... "cosa voglio?....dai....sei carina....abiti qua vicino...".
Provo ad andare via ma mi trattiene, gli dico con voce ancora più alta di lasciarmi andare, mi tira di nuovo vicino e mi ripete nell'orecchio che sono tanto carina...
Mi divincolo e lui se ne va ridendo. Corro via.
Sono praticamente sotto casa ma tiro dritto, giro un quarto d'ora per le vie, guardandomi alle spalle e poi finalmente rientro in casa.
A quale punto della storia avrei dovuto smettere di essere gentile? Cosa esattamente ha fatto pensare a questo stronzo di potersi permettere di avvicinarsi e dirmi quelle cose?
E' successo in pieno giorno, in una strada trafficata, vicino ai negozi aperti e non mi sono sentita davvero in pericolo.
Lui nemmeno però. E non era ubriaco.
Se fosse stata sera? Se lo avessi incontrato rientrando dal lavoro?
A quale punto della storia si fa la differenza?
Perchè quando cammino per strada, anche alle tre del pomeriggio,anche nel centro di Verona, nella mia testa DEVE esserci anche il pensiero di dover stare attenta perchè potrei incontrare ancora uno così?
domenica 7 marzo 2010
CI VUOLE UN FISICO BESTIALE...
Uno dei ricorrenti pensieri in merito al mio imminente trasferimento a Trento è quello in cui immagino me stessa in giro per la città in sella ad una bellissima bicicletta completa di cestini e bauletti, molto femminile, per andare al lavoro, o a fare la spesa, cosa che fin'ora non ho mai fatto vivendo in una città nota per la caoticità del suo traffico.
C'è però un piccolo particolare che non avevo considerato e che mi provoca un vorticoso giramento di balotas.
Che sono alta un metro e un tappo si sa.
Che quando vado a comprare i pantaloni di ultima generazione (cioè quelli per la donna di oggi: taglia 36 per 1 metro e 80) devo tagliarne 40 cm per fare l'orlo alla mia "altezza" passi.
Ma che per il mio stacco coscia non esista una corrispondente bicicletta da adulto è veramente una vergogna.
E sì, perchè la bicicletta da adulto più piccola è quella con la ruota da 24 pollici, ma è indicata per un "cavallo" dai 77 agli 85 cm.
Il mio di cavallo è 72 cm, quindi da una bici da adulto mi capotto rovinosamente al primo semaforo.
La misura più piccola, quella adatta a me è una bicicletta da bambino, con ruota da 20 pollici.
E non è nemmeno questa cosa della ruota da 20 pollici che mi ruga, quanto il fatto di dover scegliere fra la bici delle Winx e quella dei Gormiti....
Mondobici crudele.
martedì 2 marzo 2010
LA COMPAGNA DI SCUOLA (WISHLIST*)
Si può essere amiche per la pelle senza mai rivelarsi completamente, ma anzi celando una parte essenziale di sé? È quello che succede a Maggie, Roxanne e Candice. Più o meno coetanee, le tre amiche lavorano in un'importante rivista di Londra e sono molto legate.
Il loro rapporto si fonda su un rito irrinunciabile: una volta al mese si ritrovano al Manhattan Bar dove, tra un cocktail e l'altro, si confrontano in un frizzante teatrino di chiacchiere e confidenze. Ma dietro le apparenze - Maggie, Roxanne e Candice sembrano davvero realizzate, così padrone di sé nel lavoro e nel privato - ognuna di loro recita in qualche modo una parte, nascondendo alle altre aspetti importanti della propria vita.
* rientra anche nella categoria wishlist perchè è il mese del mio compleanno quindi a buon intenditor....
lunedì 1 marzo 2010
NATA DI MARZO, NATA BALZANA....
Primo marzo! Evviva!
Marzo è uno dei miei mesi preferiti: è il mese in cui sono nata; è il mese in cui il risveglio della natura comincia ad essere più visibile, il sole si riscalda un pochino , ufficialmente inizia la primavera e c'è il (da me) tanto atteso cambio dell'ora.
Questo marzo in particolare per me rappresenterà un "cambio stagione" più forte che mai, visto che dovrò cambiare casa e città.
La prima parte dell'anno è stata onestamente dura, ma io spero di vedere presto i primi fiorellini di primavera.....
Marzo è uno dei miei mesi preferiti: è il mese in cui sono nata; è il mese in cui il risveglio della natura comincia ad essere più visibile, il sole si riscalda un pochino , ufficialmente inizia la primavera e c'è il (da me) tanto atteso cambio dell'ora.
Questo marzo in particolare per me rappresenterà un "cambio stagione" più forte che mai, visto che dovrò cambiare casa e città.
La prima parte dell'anno è stata onestamente dura, ma io spero di vedere presto i primi fiorellini di primavera.....
Iscriviti a:
Post (Atom)