Era maggio, pomeriggio inoltrato e ricordo come fosse ora di me stessa che tornavo a casa dopo essere stata nell'edicola vicino all'oratorio, sfogliando per la prima volta un giornale di musica.
Quel gesto mi faceva sentire un po' strana, un po' più "adulta" di quanto fossi stata fino a quel momento: fino ad allora infatti con la paghetta settimanale mi compravo "Il corriere dei Piccoli" e invece quel giorno avevo in mano "Dee Jay magazine" (sono quasi sicura che si chiamasse così) con in copertina un giovanissimo e capellutissimo Jon Bon Jovi.
Era su per giù il 1986 e avevo 10 anni.
Ricordo di essermi chiesta come facesse a piacere così tanto un tizio tutto sudato, coi capelli più lunghi, più "meshati" e più cotonati della maggior parte delle mie amiche (ma un po' più tardi ho afferrato anche quel perchè).
Ecco, ci sono dei momenti apparentemente insignificanti, che segnano un "passaggio" e io questo me lo ricorderò per sempre.
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