Deve esserci un perchè se continuo ad imbattermi in questo libro di Philippe Delerm!
"La prima sorsata di birra, le more nei boschi d'estate, le conversazioni attorno al tavolo di cucina sgranando piselli, il profumo delle mele in cantina, la voce di chi si ama che dice più di quanto dicano le parole, il rosso cupo di un bicchiere di Porto da centellinare, il lieve fruscio della dinamo contro la ruota durante una pedalata notturna... Istanti preziosi, che vanno colti nella loro immediatezza e assaporati con tranquillità."
E' una filosofia che mi appartiene profondamente.
Forse perchè sono una di quelle persone che non butterebbe via mai niente "perchè è un ricordo di quel momento lì", figuriamoci queste piccole "madeleine" sensoriali...
Io ne avrei una lista lunghissima.
L'odore dell'erba appena tagliata (un classico, lo so)
La prima forchettata di pasta alla carbonara
Il profumo del pianoforte
Le cicale in estate
La luce del tramonto che "taglia" il bosco sopra casa
Fare colazione, lentamente, tutti insieme nella veranda in campagna
L'odore di casa quando rientri dopo una lunga giornata di lavoro
Le lucine di Natale e la prima neve (meglio: finestra circondata da lucine e fuori prima neve)
....dai dai, ditemi le vostre!
Aggiungo: passeggiare per il centro con il profumo di caldarroste
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